La rivoluzione Punk

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C’è stato un momento, nel corso della contesa tra masse e poteri che ha scandito il secondo Novecento, in cui dai palchi non si levavano solo le voci suadenti di leader consumati dalla volontà di potenza o dalla retorica rivoluzionaria. C’erano anche voci stonate e dissonanti che urlavano l’urgenza di dare parola a quanti non ne avevano, come recita uno dei pezzi più ripetitivi e perturbanti dei Discharge, gruppo Punk inglese della fine degli anni settanta: Free speech for the dumb (“Libera parola per i muti”). Al netto della capacità onnivora dell’industria culturale e musicale, che negli anni ha saputo digerire qualsiasi istanza critica, il messaggio rivoluzionario del Punk resiste ai tentativi di appropriazione indebita della sua estetica: prima o poi, i muti prenderanno la parola. A quarant’anni di distanza da quella promessa, è giunto il momento di tematizzare l’attualità della rivoluzione Punk.

Una serata di video e disquisizioni musicali con:

Andrea Inglese, Marco Philopat e Bruce Sterling

Appuntamento organizzato nell’ambito delle iniziative culturali organizzate dall’Unione Culturale Franco Antonicelli per il progetto Liberazioni del nuovo Polo del ‘900.

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