3 giugno: Sport, violenze e impunità

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giovedì 3 giugno alle 17,30

In diretta sui canali Facebook e YouTube del Polo del ’900

 

Sport, violenze e impunità

un dialogo a partire dal libro di Daniea Simonetti Impunità di gregge (Chiarelettere, 2021)

con l’autrice e Ilaria Leccardi, giornalista ed editrice. Introduce Silvia Nugara (Unione culturale)

 

Nell’ambito del progetto Sfide sconfinate. Lo sport che cambia il mondo coordinato dall’Uc per il Polo del ‘900

La violenza sessuale, gli abusi, le molestie sono una realtà dello sport in Italia come all’estero: non di tutto lo sport ma di una parte importante. Nessuna federazione di casa nostra prevede però l’obbligo di radiazione per chi commette abusi e violenze. L’inchiesta di Daniela Simonetti (che ha anche creato la prima associazione italiana contro gli abusi sessuali nello sport, Il Cavallo Rosa/ChangeTheGame) dimostra che le regole sembrano fatte apposta per tollerare e coprire le violenze sui tesserati da parte di altri tesserati – dal bullismo alla pedofilia alle molestie sessuali –, che pure sono diffusissime. E documentate. I numeri ufficiali (limitati agli illeciti sportivi o penali che riescono a bucare il muro dell’omertà) parlano di ottantasei casi censiti dalla Procura generale del Coni dal 2014 al 2019 e di oltre venti processi all’anno avviati dalla magistratura ordinaria (che si concludono regolarmente con pene detentive dai tre ai sei anni) a carico di tecnici tesserati. I quali però continuano il “lavoro” di prima come se nulla fosse accaduto, essendo esentati dall’obbligo di presentare il certificato penale. Attorno ai cattivi maestri ci sono dunque anche pessimi adulti che banalizzano le azioni criminali, spacciandole come normali, e lasciano sole le vittime, che spesso non denunciano per paura di non essere credute e per vergogna. Serve rompere il muro di omertà che ancora protegge gli abusi e incoraggiare le federazioni sportive a guardare dentro se stesse e denunciare ogni forma di violenza per i bene delle persone giovani e dello sport.

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