ZELDA. Un ultimo valzer per Zelda Fitzgerald

Cartolina-fronte

Vita e Morte di Zelda Fitzgerald

di e con Giorgia Cerruti

regia di Davide Giglio e Giorgia Cerruti

Uno spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia

Giovedì 5 e venerdì 6 Marzo alle 21

UNIONE CULTURALE FRANCO ANTONICELLI
Via Cesare Battisti, 4 B – Torino

ingresso: 10 euro

per info e prenotazioni:
Tel. 339 8232634 – info@piccolamagnolia.it (Cecilia Romeri)

Giovedì 5 e venerdì 6 marzo alle ore 21 l’Unione Culturale ospiterà lo spettacolo ZELDA / Vita e Morte di Zelda Fitzgerald, ultima creazione dell’apprezzata compagnia teatrale torinese Piccola Compagnia della Magnolia, con Giorgia Cerruti, drammaturgia e regia di Davide Giglio e Giorgia Cerruti. Zelda Sayre Fitzgerald: artista eccentrica poliedrica, moglie dello scrittore Francis Scott Fitzgerald. Autrice nel 1932 del meraviglioso romanzo autobiografico “Lasciami l’ultimo valzer”. Morì all’età di quarantotto anni in circostanze oscure nell’incendio dell’ospedale psichiatrico in cui era ricoverata a causa della sua instabilità mentale, dovuta ad una grave forma di schizofrenia. Una donna dagli atteggiamenti anticonvenzionali e spregiudicati, considerata una proto-femminista.

Zelda e Fitzgerald, uniti da una straziante e struggente storia d’amore, sono stati un’icona della nuova Età del jazz in America e successivamente sono diventati negli anni ’20 un modello per l’Europa, attraversata dalla coppia durante i lunghi ed estenuanti ricoveri di Zelda. Sull’ultimo giaciglio dell’artista, sola e convalescente per congestione d’idee in un letto di un oscuro ospedale psichiatrico della provincia americana, si ripropongono le parole di una Zelda già in attesa della morte.

Da sotto il lenzuolo vengono estratti come rigurgiti dell’anima i simboli di una vita: un pegno d’amore di Scott, carte, lettere, giornali, fotografie. Al pari della Winnie beckettiana, Zelda sopravvive in un atollo di detriti di vita, tenacemente spolverati per inseguire l’ombra di un’ipotetica felicità: metafore di un mondo che le ha partorite e che ora le inghiotte. E poco importa che quel mondo sia specchio del banale o del sublime quotidiano: un solo brivido di felicità, qualunque esso sia, vale l’intero arco di un’esistenza.

Lo spettacolo ha già ottenuto un felice esito di pubblico e critica in molti teatri italiani e a breve debutterà oltralpe in lingua francese. In scena l’attrice e regista Giorgia Cerruti, fondatrice della compagnia torinese, per  una cerimonia funebre ante mortem dedicata alla folle  figura di Zelda, artista sublime e compagna eccentrica e dolorosa di Francis Scott Fitzgerald. Con questo lavoro Piccola Compagnia della Magnolia approfondisce ulteriormente la propria ricerca teatrale nella sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, affidando alla figura emblematica di Zelda la metafora di un’inesausta ricerca del sublime. Un lavoro intimo, poetico e vivo, avvolto da un nauseabondo odore di rose rosa.

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