Area ex Westinghouse: dal parco verde al supermercato. Quali alternative?

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Martedì 25 gennaio ore 21

via Cesare Battisti 4b Torino

Per partecipare sono richiesti green pass rafforzato e mascherina Ffp2

Ha senso vendere un parco verde e cementificarlo per farne un supermercato?
Torino ha bisogno di un centro congressi da 5000 posti e di un ennesimo supermercato che distruggerà le attività commerciali di vicinato?
È giusto mettere in crisi un’associazione culturale che da anni offre alle persone giovani spazi per lo studio e l’incontro in un quartiere che ne è privo?

A queste ed altre domande cercherà di rispondere la prima serata del programma di dibattiti pubblici 2022 organizzato dal gruppo Città & Territorio dell’Unione Culturale di Torino. Il tema è complesso ed è balzato alla ribalta delle recenti cronache a seguito delle manifestazioni che hanno chiamato la cittadinanza a respingere il progetto.

Nel 2016, la Giunta Fassino ha avviato la vendita di una parte del giardino Artiglieri di Montagna per realizzare un centro commerciale. La ricaduta pubblica dell’operazione consisterebbe nella realizzazione a spese della società acquirente di un centro congressi da 5000 posti nell’area ex Westinghouse. La Giunta Appendino si era impegnata in campagna elettorale a bloccare il progetto, ma ha poi proseguito l’iter autorizzativo adducendo la mancanza di fondi per restituire gli importi incassati. Attualmente la nuova proprietà Esselunga sta elaborando il Piano Esecutivo Convenzionato, da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale.

La serata vuole approfondire quale interesse pubblico possa avere la cementificazione di un’area verde, nell’attuale situazione di crisi ambientale per realizzare un centro commerciale e una struttura per congressi elefantiaca, che presuppone forti investimenti pubblici per la sua gestione a fronte della crisi del turismo congressuale, dovuta sia alla pandemia, sia alla diffusione di mezzi di incontro da remoto. L’Associazione Comala spiegherà come la realizzazione dell’intervento, oltre alla crisi del commercio di vicinato, metterebbe in discussione le sue attività, sviluppate da tempo, che coinvolgono centinaia di giovani in iniziative culturali e sociali.

Durante la serata saranno esaminate eventuali soluzioni alternative e saranno illustrate le mozioni delle associazioni che chiedono all’Amministrazione di mantenere nella sua interezza tutto il verde in piena terra e di rispettare il complesso architettonico vincolato della ex-Caserma Lamarmora, con destinazioni ad attività e servizi utili al quartiere.

Intervengono:
Andrea Pino (Presidente Associazione Comala), Le ragioni del nostro no al centro commerciale al posto del verde
Maria Teresa Roli (Italia Nostra), Un caso emblematico
Guido Montanari (gruppo Città & Territorio), Il Piano Esecutivo Convenzionato in discussione, le alternative possibili

Introduce e modera: Emilio Soave (Pronatura Torino)

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