Parole che liberano. Esperienze di scrittura in carcere

foto Veronica Garra

Lunedì 14 ottobre ore 20,45

Unione culturale Franco Antonicelli

via Cesare Battisti 4b Torino

nell’ambito di LiberAzioni – festival delle arti dentro e fuori

L’abito dei forzati è a righe bianche e rosa. Se l’universo, di cui mi compiaccio, io per comandamento del cuore lo elessi, la facoltà ho almeno di scoprirvi gli svariati sensi che voglio: “ebbene, uno stretto rapporto esiste tra i fiori e gli ergastolani”. La fragilità, la delicatezza dei primi sono della medesima natura della brutale insensibilità dei secondi. Ch’io abbia da raffigurare un forzato – o un criminale, – sempre lo coprirò di tanti e tanti fiori ch’esso, scomparendovi sotto, ne diventerà un altro gigantesco, nuovo. (Jean Genet, Diario del ladro)

Nell’ambito di LiberAzioni festival delle arti dentro e fuori curato da Associazione Museo Nazionale del Cinema, e da un’idea di Fabrizio Di Majo, l’Uc organizza un confronto a più voci a partire dall’esperienza di chi ha condotto alcuni laboratori in diversi penitenziari italiani, per ragionare su come è possibile raccontarsi tramite la scrittura, la parola o anche il teatro in ambito carcerario.

Con Benedetta Centovalli, Alessio Romano e Susanna Ronconi.

Foto: Veronica Garra

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