Soggettività dissonanti

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Di rivoluzione, femminismi e violenza politica nella memoria di un gruppo di ex militanti di Lotta continua

 Giovedì 8 giugno ore 18

Unione culturale Franco Antonicelli

via Cesare Battisti 4b Torino

Incontro organizzato da Associazione Museo Nazionale del cinema (AMNC), Archivio delle Donne in Piemonte (ArDP)

in collaborazione con l’UC

Confronto a più voci a partire dal libro Soggettività dissonanti di Stefania Voli (Firenze University Press, 2015)

Con l’autrice intervengono le storiche Liliana Ellena ed Elena Petricola

Attraverso i racconti di un gruppo di ex attivisti del gruppo della sinistra extraparlamentare Lotta continua, lo studio condotto da Stefania Voli ripercorre il ciclo di mobilitazione che ha attraversato l’Italia negli anni Settanta, alla ricerca delle intersezioni tra eventi collettivi ed esperienze soggettive. Il testo si sofferma su due temi considerati crinali di una controversa memoria condivisa: da una parte la violenza politica, dall’altra il neo-femminismo. Due passaggi cruciali nel percorso di soggettivazione delle singole e dei singoli, i cui effetti sono ritracciabili anche osservando gli esiti individuali e collettivi della “smobilitazione”.

Saranno proiettate immagini d’archivio fornite dall’AMNC.

Stefania Voli è dottore di ricerca in Storia delle donne e delle identità di genere in Età Moderna e Contemporanea (Università L’“Orientale” di Napoli), con una tesi vincitrice del Premio nazionale di storia contemporanea “Luigi Di Rosa 2012” oltre che del Premio “Città di Firenze 2014”. È membro del Direttivo della Società Italiana delle Storiche.

 

Liliana Ellena si è occupata di studi coloniali e postcoloniali, con particolare riferimento al periodo fascista, alla memoria del colonialismo nel cinema europeo, e alla storia dei movimenti delle donne in prospettiva transnazionale. Ha curato la nuova edizione di Frantz Fanon, I dannati della terra, Torino, Einaudi, 2007, e con Elena Petricola Donne di mondo. Percorsi transnazionali dei femminismi, numero monografico della rivista «Zapruder», 13 (2007), oltre a numerosi saggi tra cui Spazi e frontiere della storia dei movimenti delle donne, in «Quaderno di Storia Contemporanea», 40 (2006). Tra i lavori più recenti è l’autrice di “White Women Listen!” La linea del genere negli studi postcoloniali, in Gli studi postcoloniali: un’introduzione, Firenze, Le Lettere, 2010 ed è co-curatrice con Alexander Geppert e Luisa Passerini del volume New Dangerous Liasons. Discourses on Europe and Love in the Last Century, Oxford-New York, Berghahn Books, 2010. Collabora con il Cirsde e fa parte del comitato scientifico dell’associazione Archivio delle Donne in Piemonte.

Elena Petricola ha condotto ricerche storiche su Lotta continua e sul Partito radicale con particolare riferimento alle battaglie per il divorzio e l’aborto in Italia. Dal 2009 fa parte del Comitato scientifico dell’Archivio delle donne in Piemonte. Tra le sue pubblicazioni I diritti degli esclusi nelle lotte degli anni Settanta. Lotta continua, Roma, Edizioni Associate, 2002; “Parole da cercare. Alcune riflessioni sul rapporto tra femminismo e movimenti politici negli anni Settanta”, in T. Bertilotti, A. Scattigno (a cura di), Il femminismo degli anni Settanta, Roma, Viella, 2005; “Dal discorso sulle donne al discorso delle donne. Birth control, contraccezione e depenalizzazione dell’aborto tra ambienti laici e femminismi”, Quaderno di storia contemporanea, 48, 2010. Ha curato (con L. Ellena) “Donne di mondo. Mappe transnazionali dei femminismi”, Zapruder, 13, 2007 e (con A. Tappi) “Brava gente. Memoria e rappresentazioni del colonialismo italiano”, Zapruder, 23, 2010. Con l’Archivio delle donne in Piemonte ha lavorato alla ricerca Il gruppo “Donne e scienza” di Torino: per serbare memoria di un’esperienza che dura da trent’anni (dicembre 2008 – aprile 2009) e ha organizzato, insieme a Cristina Bracchi, il convegno Le ambiguità del lavoro (Torino, 12 ottobre 2012).

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