Liberarsi dal neoliberismo?

LIBERARSI DAL NEOLIBERISMO?

I 20 anni del Piano Regolatore di Torino (1995-2015)/

 

Lunedì 25 maggio 2015 dalle 14.30 alle 19

Salone d’Onore del Castello del Valentino,
Viale Mattioli 39, – Torino

 

a cura del Gruppo Città e Territorio dell’Unione Culturale Franco Antonicelli

www.unioneculturale.org – 0115621776
(ingresso libero e gratuito)

Nato nel clima culturale della messa in discussione dei Piani urbanistici degli anni Settanta e del trionfo dell’ideologia iperliberista di Reagan e Thatcher, il Piano Regolatore di Torino (PRG) elaborato da Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi intende affrontare la crisi epocale della città fordista, con il marketing urbano, lo sviluppo dell’edilizia come stimolo dell’economia, il riuso delle aree industriali dismesse, la “valorizzazione” del patrimonio storico culturale e ambientale. Attuato attraverso più di 300 varianti, il PRG è ora un documento molto diverso dalle sue ipotesi di partenza, ma resta ancora un riferimento indispensabile per capire cosa è stata e cosa sarà la città di Torino.
Dopo una breve ricostruzione delle principali fasi e letture della trasformazione urbana di questi ultimi decenni, la giornata di studio sarà dedicata a una riflessione sugli esiti del PRG dal punto di vista della democrazia e dei diritti dei cittadini. Parteciperanno protagonisti della sua attuazione, studiosi, docenti, tecnici, imprenditori, sindacalisti, rappresentanti di associazioni culturali e ambientali chiamati a rispondere con brevi interventi (circa 10 minuti) alle seguenti domande:
Il PRG di Torino è stato tra i primi che hanno messo in discussione l’urbanistica guidata dalla mano pubblica per accogliere l’urbanistica “contrattata”, di iniziativa privata: quali sono state le ricadute per la città?
Il PRG è riuscito a guidare il passaggio dalla città industriale a quella post industriale attraverso processi di redistribuzione, di miglioramento della dotazione di servizi, di sostenibilità, di partecipazione dei cittadini?
L’attuazione del PRG attraverso le numerose varianti garantisce una trasformazione urbana democratica oppure sarebbe necessaria una revisione generale o un nuovo Piano, e con quali obiettivi?
Il PRG è ancora uno strumento utilizzabile per la pianificazione del territorio, oppure è necessario considerare definitivamente chiusa la stagione dei piani e accogliere il libero dispiegarsi delle forze del mercato, come sembra indicare la proposta di legge urbanistica nazionale in discussione?

Programma

ore 14.30 saluto di Patrizia Lombardi, Direttore del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Politecnico di Torino
ore 14.45 introduzione di Guido Montanari, Politecnico di Torino
ore 15.00 Cronache di PRG a Torino. 20 anni di titoli e code di stampa di Luciano Viotto
ore 15.30 rispondono alle domande: Carlo Alberto Barbieri, Politecnico di Torino; Paolo Berdini urbanista, Roma; Marco Bosio, segretario FILLEA-CGIL-Torino; Valentino Castellani, già sindaco di Torino; Alessandro Cherio, Presidente Collegio Costruttori-Torino; Giovanni Durbiano, Politecnico di Torino; Giuseppe Gazzaniga, già Direttore Ufficio del Piano di Torino; Maria Teresa Roli, Italia Nostra; Edoardo Salzano, urbanista (in collegamento da Venezia); Paola Somma, urbanista, Venezia; Raffaele Radicioni, già Assessore Urbanistica Torino
ore 18.00 dibattito aperto al pubblico. Hanno annunciato interventi: Giovanni Baratta, SICET-CISL, Piemonte; Flavia Bianchi, Lega Ambiente; Ezio Boero del Comitato Dora Spina Tre; Stefano Lo Russo, assessore all’Urbanistica Torino; Emilio Soave, Pro-Natura Torino
ore 19.00 Conclusioni.

Ingresso libero fino all’esaurimento dei posti della sala.

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