Vincenzo Ciaffi, il teatro di rivolta e le origini dell’Unione culturale

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Nel giorno dell’80° compleanno dell’Unione culturale debutta la lezione recitata sulle sue origini e sulla compagnia “Il Teatro dei Cento” che nella seconda metà degli anni Quaranta fece base nelle storiche sale di Palazzo Carignano.

Drammaturgia di Marco Gobetti e Claudio Panella. In scena Marco Gobetti (Lo Stagno di Goethe ETS).

Vincenzo Ciaffi è stato anzitutto un latinista noto per i suoi studi classici, i saggi, le traduzioni e le prefazioni a svariate edizioni di opere latine e per antologie dedicate alle scuole superiori – oltre che antifascista sin dal 1929, aderente al gruppo clandestino di Giustizia e Libertà – ma fu anche un uomo di teatro geniale, di rara cultura e di profonda sensibilità.
Il debutto del Woyzeck con la regia di Ciaffi al Teatro Gobetti di Torino, l’8 gennaio 1946, segna l’inizio di un’esperienza rivoluzionaria. Dopo Büchner, quella stessa compagnia, il “Teatro sperimentale dell’Unione culturale”, mette in scena ancora al Teatro Gobetti Nozze di sangue di Garcia Lorca. Quindi agisce nei locali dell’Unione culturale presieduta da Franco Antonicelli, presentando nel 1948 una versione de Il malinteso di Camus; e nella stagione 1949-1950 muta il suo nome in “Teatro dei Cento” e debutta, ancora nei locali di Palazzo Carignano, con altri tre spettacoli.

Appuntamento inserito nel calendario UC80 per l‘ottantesimo anniversario dell’Unione culturale sostenuto dalla Fondazione CRT nell’ambito del progetto “UC80. Il lavoro culturale delle origini e il lavoro culturale oggi” e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino nell’ambito del progetto di Terza Missione “La Torino di Antonicelli e dell’Unione culturale”. Ingresso libero.

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