
Torino cambia, ma come?
Chi governa il cambiamento, a vantaggio di chi e in quali direzioni?
Programma attività 2025 del Gruppo “Città & Territorio”
Ingenti finanziamenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e da vari enti (Fondazioni bancarie, Cassa Depositi e Prestiti), si stanno riversando sulla città di Torino. Dei circa 3,5 miliardi di euro di finanziamento pubblico, in parte già stanziati, circa 1,5 miliardi sono destinati alla realizzazione della linea 2 della Metropolitana. Sono in corso la riqualificazione del Parco del Valentino, di Torino Esposizioni e della Cavallerizza Reale. Sono avviati alcuni progetti di edilizia popolare (Porta Palazzo e Falchera), la costruzione del centro sportivo nel parco del Meisino. Altri progetti sono annunciati, come la riqualificazione della ex Manifattura tabacchi, i nuovi uffici del Demanio nella ex caserma Amione di piazza Rivoli, l’ospedale di zona nord alla Pellerina, la Città della salute sull’area ex Fiat Avio, il secondo grattacielo a Porta Susa. Ampie aree un tempo industriali attendono una trasformazione, a partire da quelle di Mirafiori e delle Ferrovie dello Stato.
Gli interventi in corso e previsti potrebbero configurare un cambiamento significativo della città con ricadute sia dal punto di vista immobiliare e infrastrutturale sia da quello sociale, tuttavia l’informazione si muove tra entusiasmi propagandistici e scarsa trasparenza degli obiettivi della trasformazione. In altre parole, come dicono i cartelloni pubblicitari, “Torino cambia”, ma noi ci chiediamo come cambia, a vantaggio di chi e con quali strumenti? Con questo ciclo di incontri vorremmo contribuire a informare e aprire un dibattito in merito alle opere previste e la loro ricaduta sulla vita dei cittadini, in un contesto caratterizzato dalla crisi dell’industria automobilistica e dallo sviluppo di quella aerospaziale e bellica, dalla diffusione della povertà e dell’emarginazione, dalla crescita dei poteri di fatto (fondazioni, enti privati e semi-privati) che paiono determinare e orientare le politiche pubbliche. Gli incontri affronteranno alcuni aspetti di questa trasformazione con l’aiuto di persone esperte, in dialogo tra loro e con la cittadinanza.
PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
- Mercoledì 12 Febbraio 2025 ore 18 – Polo del ‘900, piazzetta Franco Antonicelli
Chi governa la città, per chi e con quali risorse?
A Torino le risorse ordinarie per la gestione della città e dei servizi sono sempre più scarse in conseguenza del costo del debito, della contrazione dei trasferimenti dallo Stato, della diminuzione delle entrate dovuta alla crisi economica e alla guerra. Fondazioni bancarie, culturali, cooperative, enti come Cassa Depositi e Prestiti, multinazionali e investitori privati si pongono, con frequenza crescente, come guida delle scelte delle amministrazioni pubbliche. L’Amministrazione della Città appare incerta, nonostante l’arrivo di notevoli risorse straordinarie (PNRR). Interi settori, anche strategici, come la pianificazione urbana, il turismo, i servizi sociali e assistenziali, sono devoluti a fondazioni o cooperative. Ne sono esempi il ricorso a risorse private per alcuni servizi socio assistenziali, l’elaborazione strategica del Piano regolatore con la collaborazione della Fondazione Bloomberg, le fondazioni alla direzione dei principali musei e istituzioni artistiche e culturali, la programmazione e gestione dei grandi eventi. In questa situazione quali sono i margini per l’azione pubblica nell’interesse della maggioranza? Chi prende le decisioni e quali sono le conseguenze per la cittadinanza? Quali strategie sono possibili per costruire una città “giusta”, cioè una città che affronti il problema delle diseguaglianze e ripartisca risorse e opportunità?
Interventi:
Paola Arrigoni, Filantropia e trasformazioni dello Stato. La Compagnia San Paolo di Torino
Claudio Decastelli, Il governo della città attraverso le Fondazioni
Alessandro Gaido, L’assalto neoliberista alla cultura e al welfare in Piemonte
Introduce Silvano Belligni e modera Guido Montanari
- Mercoledì 12 Marzo 2025 ore 18 – Unione Culturale, via Cesare Battisti 4B
Le trasformazioni attuate e quelle previste
Numerosi interventi a Torino modificheranno nei prossimi anni la struttura fisica e sociale della città. È in corso la progettazione esecutiva della linea 2 della metropolitana, sono aperti i cantieri della nuova biblioteca a Torino Esposizioni, della riqualificazione del Parco del Valentino e della Cavallerizza. Molte aree ex industriali sono state trasformate e molte altre tra cui Mirafiori e le proprietà delle Ferrovie dello Stato, sono in progetto da tempo, ma mai realizzate. Le proprietà CDP (tra cui il Palazzo del Lavoro) e le caserme dismesse attendono da decenni una riqualificazione e nuove destinazioni d’uso. Con l’annunciato avvio del nuovo Piano Regolatore di cui sono da approfondire le procedure e le tempistiche, si prospetta una nuova visione della città. Nell’incontro si cercherà di capire qual è il cambiamento in corso e cosa avverrà nel prossimo futuro, con quali ricadute sulla qualità della vita. Le scelte permetteranno di riequilibrare il divario tra centro e periferie, di restituire spazi pubblici e opportunità agli abitanti per una città più “giusta”?
Interventi:
Luca Davico, Come è cambiata Torino negli anni scorsi: un bilancio visivo
Emilio Soave, La città che cambia tra annunci e problemi non risolti
Maria Teresa Roli, Un nuovo piano regolatore: con quali mezzi e con quali fini?
Andrea Guazzo, Un nuovo Piano Regolatore dal basso
Introduce e modera Guido Montanari
- Mercoledì 9 aprile 2025 ore 18 – Polo del 900, piazzetta Franco Antonicelli
Reindustrializzare la città tra crisi, guerra e sostenibilità?
A Torino la crisi della produzione industriale è in corso da decenni: dai processi di delocalizzazione degli anni Novanta fino all’attuale, sostanziale, fine della produzione dell’auto. Tuttavia permane un’importante presenza della manifattura (meccanica e componentistica auto), un patrimonio di lavoro, di ricerca e di innovazione nei settori della meccatronica, dell’informatica, della medicina, dell’aerospazio e della produzione bellica. Una stagione di scelte politiche ha accompagnato la deindustrializzazione nella convinzione che la città potesse svilupparsi con la valorizzazione immobiliare, con la cultura, con gli eventi e con il turismo. È però sempre più diffusa la consapevolezza che questa strada offra prospettive soltanto parziali e lasci ai margini ampi settori della popolazione. L’incontro metterà a confronto diverse visioni, da quella di una reindustrializzazione sostenibile, a quella di una decrescita che coniughi la diminuzione dei residenti con il miglioramento delle condizioni ambientali. Il tutto nella speranza che la guerra non sia l’orizzonte di un prossimo futuro.
Interventi:
Federico Bellono, Il lavoro a Torino tra crisi e orizzonti di guerra
Paolo Barisone, La ricerca universitaria “dual use” e la città
Antonella Visintin, La città ipertrofica e la sua crisi
Davide Derossi, Un’ipotesi di riuso sostenibile di aree ex industriali
Introduce e modera Guido Montanari
- Mercoledì 14 Maggio 2025 ore 18 – Unione Culturale, via Cesare Battisti 4b
Politiche sociali: quali strategie?
Le indagini recenti su povertà, disagio ed emarginazione a Torino restituiscono il quadro di una città ove le disuguaglianze non soltanto permangono, ma vanno crescendo. L’abbandono scolastico, la carenza dei servizi sociali, la difficoltà di accesso alle cure, la mancanza di case abbordabili, nonostante i numerosi alloggi vuoti, le carenze del trasporto pubblico generano insicurezza tra i cittadini e differenze della qualità della vita tra quartieri ricchi e periferie degradate. A fronte di questa situazione destinata ad aggravarsi nel tempo, l’azione del potere pubblico sembra molto debole e in parte demandata ad enti assistenziali e filantropici di diritto privato. Sullo sfondo della crisi economica e della guerra quali strategie sono possibili per redistribuire risorse e opportunità? Quali orientamenti delle politiche pubbliche per costruire la prospettiva di una città “giusta”?
Interventi:
Eleonora Artesio, Politiche sociali a Torino
Alessandra Algostino, Politiche sociali e politiche securitarie tra assistenzialismo e controllo
Rocco Albanese, Cittadini senza casa e case senza cittadini
Introduce e modera Guido Montanari
- Mercoledì 18 Giugno 2025 ore 18, Circolo Risorgimento, via Poggio, 16
Le aree verdi per i cittadini?
A Torino gli spazi verdi vengono talvolta individuati per iniziative commerciali che ne mettono a rischio la qualità ambientale e la primaria destinazione istituzionale di conservazione e fruizione della natura. Preoccupano i progetti che destinano il parco della Pellerina ad ospitare il nuovo Ospedale della zona Nord e il parco del Meisino alla cittadella dello sport, con consumo di suolo e perdita delle loro funzioni di protezione della biodiversità e di incremento dei benefici ecosistemici. Al contrario di ciò che avviene da noi, molte città in Europa e nel mondo si stanno attrezzando contro il cambiamento climatico agendo su economie e territori incrementando la quantità e la qualità del verde. Obiettivo comune è progettare il verde non solo come elemento ornamentale e paesaggistico, ma come parte integrante dell’ecosistema urbano. Va in questa direzione la Direttiva europea per il ripristino della natura in cui si sottolinea che non basta piantare nuovi alberi, ma occorre mantenere il patrimonio arboreo intatto, realizzare foreste urbane e coinvolgere sempre nei progetti i cittadini attraverso forme concrete di democrazia partecipativa. È possibile avviare anche nella nostra città moderne politiche di tutela responsabile e progressiva del verde?
Interventi:
Portavoce dei Comitati per la tutela del verde, La mobilitazione dei cittadini in difesa del verde
Pier Giorgio Tenani, Il ruolo della Consulta Comunale per l’Ambiente
Margherita Corona, Il verde in città: casi a confronto in Europa
Introduce e modera Guido Montanari.
Tutti gli incontri saranno registrati e disponibili sul canale YouTube dell’Unione Culturale Franco Antonicelli.
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