Stato e memoria

stato e memoria

Martedì 11 dicembre ore 18

Polo del ‘900

via del Carmine 14

ingresso libero

Incontro di presentazione del libro Stato e Memoria. Studio di diritto comparato (Franco Angeli, 2018) di Anna Mastromarino con l’autrice, Marco Brunazzi (Istituto Salvemini), Diego Guzzi (UC) e Jacopo Rosatelli (giornalista).

“Le pratiche memoriali in ambito pubblico rappresentano prima di tutto un’equa alleanza delle istituzioni tra il ricordo e l’oblio e costituiscono di per sé un atto politico. In questo senso il dovere di memoria, le scelte relative al se, cosa e come ricordare non preesistono alle decisioni politiche vincolandole; vincolano le scelte politiche perché sono esse stesse il frutto di una decisone rispetto al futuro identitario di una comunità che non può prescindere da un progetto di pacificazione con il passato.” (dalla quarta di copertina)

“«Mai più» è «il grido che si eleva dai morti ai vivi» con la pretesa di «condizionare il futuro». È la voce di chi è caduto nella Resistenza, dei desaparecidos, di chi ha combattuto le potenze coloniali, delle vittime dell’odio etnico e razzista. Un urlo che attraverso il diritto «acquista valore giuridico» e, di conseguenza, «forza performativa sul corpo sociale». I modi per farlo sono molteplici, e tutt’altro che privi di insidie e contraddizioni, come illustra efficacemente la costituzionalista Anna Mastromarino nel suo Stato e Memoria. Studio di diritto comparato. Le «commissioni per la verità» e i musei, le leggi anti-negazionismo e la toponomastica delle città, i processi penali e le festività civili, le vie attraverso le quali i poteri pubblici democratici intervengono sul passato dovrebbero tutte condurre al medesimo fine: l’adesione dei cittadini al sistema di valori delle costituzioni fondate sul rispetto della dignità umana.” (Jacopo Rosatelli da Il Manifesto)

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