Mobilità, progettazione partecipata e fruizione degli spazi urbani

cartolina-MOBILITà

Martedì 28 Novembre 2017
ore 20.30

Unione Culturale Franco Antonicelli

(Via Cesare Battisti 4b – Torino)

La serata affronta le tematiche della mobilità e della fruibilità degli spazi urbani sotto tre aspetti:

1) la mobilità come diritto: la mobilità è un diritto della persona, al di là delle necessità di spostamento per lavoro, studio e altre attività organizzate.
In una conglomerazione urbana il diritto allo spostamento deve essere garantito anche e soprattutto per quelle funzioni non legate alle attività collettive organizzate (studio e lavoro) ma indispensabili per la fruizione del tempo libero, delle attività culturali, ludiche e di piacere. La città contemporanea deve in questo ambito specifico essere ripensata e, nella sua articolazione, riformulata per suggerire e favorire la messa in campo di tutte le strategie possibili per fare si che ogni spostamento, necessario alla quotidianità delle diverse funzioni individuali, sia economicamente ed ambientalmente sostenibile e che, soprattutto, sia efficiente. Di questo parlerànno

Lauren Rushing consulente presso uno studio olandese, che durante la serata si occuperà in particolare del trasporto integrato bici + treno. Ad assicurare la traduzione dall’inglese ci sarà la professoressa M. Cristina Caimotto che ringraziamo molto.

Paolo Ruffino esperto di “Governance e pianificazione urbana”, attualmente Policy Advisor presso “Decisio Economisch Adviesbureau” di Amsterdam.

2) Riappropriarsi degli spazi e partecipare: uno degli obiettivi fondamentali di una nuova formulazione del sistema degli spostamenti nell’area urbana è liberare gli spazi urbani pubblici (e quindi collettivi) dalla occupazione perpetrata spesso in mancanza di alternative reali, dei mezzi di trasporto privati.
La concentrazione di auto nel perimetro delle città ha comportato la impermeabilizzazione di enormi superfici destinate ad ospitare veicoli che per l’80% delle 24 ore sono fermi con conseguenti gravi problemi sia di tipo idrogeologico sia di sottrazione all’uso collettivo di grandi superfici. Le superfici urbane destinate al traffico veicolare sono di fatto superfici sottratte a una fruizione collettiva. Nuove forme di mobilità individuale, e collettiva, come la pedonalità, la ciclabilità, consentono anche il recupero ed il successivo riuso di spazi urbani non fruiti.
Aumentare il diritto allo spostamento e facilitare la mobilità, anche e soprattutto per le fasce “deboli”, valorizza il tessuto sociale nel suo complesso e crea l’opportunità di allargare la rete sociale delle relazioni. Di questo parlerà

Mario Bellinzona, esperto di progettazione e pianificazione partecipata

3) La città “attiva” e la riscoperta dei suoi spazi: la formulazione di soluzioni integrate ai problemi dell’urbanizzazione e della sedentarietà. Una proposta di approccio alla città attiva in cui si intrecciano le esigenze urbane di vivibilità, estetica e funzionalità. Gli spazi pubblici così progettati e realizzati facilitano il movimento del corpo promuovendo stili di vita attivi. La città attiva accomuna politiche urbanistiche, educative, pratiche del tempo libero, esigenze e aspettative sociali e culturali, mobilità sostenibile, promozione dell’attività motoria e delle pratiche sportive, condivisione degli spazi pubblici come luoghi di opportunità e di conflitti. Di questo parlerà

Romeo Farinella, architetto-urbanista, docente di Progettazione urbanistica presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara,

autore del lilbro “Le Città Attive” Franco Angeli ed. 2017

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