Gli ultimi visionari

Filmidee presenta l’annuario cinematografico “To the wonder” (Agenzia X)

 

Giovedì 2 marzo, ore 20,30

 

Polo del ’900 – Sala 900

via del Carmine 14, Torino

La serata è organizzata in occasione dell’uscita del volume TO THE WONDER. GLI ULTIMI VISIONARI (Agenzia X), annuario del cinema 2016-2017 realizzato dalla rivista on line Filmidee.

Il titolo del volume, To the Wonder, rinvia a uno dei film più controversi del regista americano Terrence Malick, non un giovane autore ma un creatore di forme cinematografiche sempre nuove, al quale è dedicato un focus critico in apertura. Nel libro si trova poi una sezione di interviste ai “Cineasti del futuro”: impavidi registi del nuovo Millennio come Albert Serra e Miguel Gomes, capaci di soluzioni di messa in scena inedite e imprevedibili; o giovani rivelazioni come Alessandro Comodin il cui ultimo film I tempi felici verranno presto è stato sostenuto da Film Commission Torino Piemonte e girato nella nostra regione, al confine con la Francia. Al centro dell’annuario, una rassegna di recensioni delle opere più significative viste in sala e nei maggiori festival internazionali dell’ultima stagione, seguite da un secondo approfondimento critico rivolto al cinema del Leone d’Oro 2016, il filippino Lav Diaz. In conclusione, un’intensa conversazione con Michelangelo Frammartino ripercorre l’itinerario di uno dei più importanti autori del cinema italiano degli anni Zero e svela la storia di un film a lungo progettato ma mai realizzato. Il volume è a cura di Daniela Persico, programmer e critico cinematografico, e di Alessandro Stellino, critico cinematografico e scrittore, entrambi fondatori del magazine online Filmidee.

Nel corso della serata, si illustrerà anche il progetto VIDEO ESSAY: A NEW WAY TO SEE, promosso da Filmidee con il sostegno della Compagnia di San Paolo all’interno del bando ORA, grazie al quale giovani studiosi hanno la possibilità̀ di seguire un percorso formativo per realizzare videosaggi di argomento cinematografico accompagnati da sei filmmaker/tutor che saranno anche presenti alla serata: Fatima Bianchi, Irene Dionisio, Luca Ferri, Anna Franceschini, Diego Marcon, Leandro Picarella

L’appuntamento si concluderà con la proiezione di:

SHE LOVES YOU di Diego Marcon (39′):
Claudia vive con i suoi tre figli e con la madre in una casa assegnata alla famiglia dal comune di Solbiate Olona. Nel salotto c’è un ritratto dei Beatles alle pareti. Claudia li adora fin da piccola. C’è anche un piccolo ripostiglio, in casa, in cui ci sono centinaia di feticci: libri, vinili, musicassette, cd e produzioni illegali insieme a rarità, t-shirts, pins, figurine e fanzine che ha collezionato negli anni, assieme alle gioie dei loro successi, ai dolori delle loro scomparse e alle Deluxe Edition. Nell’adorazione per i Beatles Claudia dice di aver sempre trovato il contraltare alla complessa realtà del suo vissuto. Ma quando la realtà si insinua nel sogno, anche la fantasia viene meno, negandole così la possibilità di un amore totale e solitario, che permetta di resistere alla desolazione del reale.

THE PLAYER MAY NOT CHANGE IS POSITION di Anna Franceschini (17′):
il luna park potrebbe essere considerata come una meravigliosa trappola per gli occhi e per il corpo. Questa è forse ancora oggi la sua ragion d’essere. Il parco, con le sue attrazioni, luci, suoni e movimenti, è un santuario anacronistico, un enclave dove al tempo e allo spazio è permesso espandersi e contrarsi sovvertendo ogni punto di riferimento. E’ il regno del vortice e della rotazione, delle luci a intermittenza e di frammenti, di specchi, flash e oscurità.

NOTTURNO di Fatima Bianchi (15′):
Chi non ha accesso a un’esperienza visiva dello spazio pensa al tempo in modo diverso? Quali strutture sono implicate nella percezione del tempo e di altri concetti astratti quando non è possibile vedere? Un gruppo di donne cieche parla, si racconta, facendo riaffiorare il proprio modo di vedere attraverso la memoria sensoriale, il canto e il sogno. Un paesaggio immaginario ai limiti dell’oscurità ricostruito attraverso le loro voci. Opera realizzata in collaborazione con l’Istituto dei ciechi di Milano.

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